La via dell’uomo

Da due anni oramai stiamo vivendo un continuo susseguirsi di emergenze, crisi e paure tali che sembra quasi ci sia qualcuno che si stia semplicemente divertendo a sperimentare il caos. Sotto quest’ottica, potremmo quasi estendere tutto il periodo postbellico a un continuo susseguirsi di emergenze atte a spingere determinati cambiamenti nella politica e nella società, ma non è l’oggetto di questo articolo. Credo infatti, piuttosto, che questi momenti rappresentino delle grandi occasioni per ciascuno di noi per riflettere sullo stato delle cose, sulla nostra situazione personale, sui nostri obiettivi e sul nostro cammino. Quest’articolo, come d’altronde tutti gli altri presenti in questo sito, non è nient’altro che questo, una riflessione aperta al pubblico.

Sono fortemente convinto che esistano solo due tipi di persone al mondo: chi sacrifica l’oggi per un domani migliore, e chi muore insoddisfatto. Va sottolineato come non credo che queste due categorie descrivano il modo di passare il tempo, ma piuttosto descrivono le priorità date alle proprie occupazioni. Fino ai vent’anni circa, non si vede alcuna differenza tra le due categorie: anzi, tipicamente i secondi, a cui mi sono riferito in passato (link) con il termine di “dormienti”, appaiono come più popolari, interessanti, piacevoli. E’ normale: sono i festaioli, i geni dell’alcool, quelli belli o bravi dalla nascita. Curiosamente, sono anche le stesse persone che si svegliano tardi, passano ore a cazzeggiare e non hanno piani per il futuro. I primi invece partecipano a un lungo percorso, chiamato “miglioramento personale”, in cui grossi sacrifici sono richiesti, ma che portano a conoscenza, salute, carriera e felicità. Proprio per questa ragione, soprattutto fino ai vent’anni, sono considerati i nerd, quelli noiosi o qualunque altro dispregiativo necessario per rimarcare la loro inferiorità. Queste persone sono spesso e volentieri, invece, le più affascinanti, quelle che ti suscitano ammirazione semplicemente mostrando briciole del loro sapere, quelle da cui ogni conversazione scatura nuove idee e intuizioni. E, strano ma vero, spesso e volentieri sono anche le persone che sanno divertirsi maggiormente, sebbene possano disprezzare il modo con cui l’altra metà si applica a tale arte.

Tuttavia, non serve aspettare tanto perché le cose cambino, basta qualche anno, e la distanza tra i due tipi di persona cresce in modo esponenziale col passare del tempo. E’ normale che sia così. Il valore di una persona è dato da un insieme di caratteristiche diverse, le quali possono essere costruite anche dal nulla, ma che richiedono tempo per raggiungere le vette: potere, aspetto, cultura, capacità sociali. Tutto il resto è secondario.

Il potere è la possibilità di un individuo di sperimentare esperienze. Il potere può essere sviluppato sostanzialmente da due fonti: denaro e prestigio. Il primo lo si costruisce facendo carriera, sfruttando le occasioni, affinando le proprie capacità, informandosi e tenendo cura delle proprie informazioni. Magari in futuro scriverò un articolo dedicato. Il secondo è dato dal proprio stato sociale, che è un mix di rispetto, popolarità, immagine e reputazione. Una persona molto conosciuta ha più potere di qualcuno meno conosciuto, perché ha più informazioni, più fonti, più legami: le cose vengono più semplici, sempre. Una persona apprezzata è più potente di qualcuno odiato, perché ha meno problemi a cui dover pensare, e le cose vengono più semplici: basti vedere la differenza tra Bill Gates ed Elon Musk. La percezione è potere. La reputazione è anche fondamentale: a una persona considerata capace, brava o affidabile, saranno perdonati errori che ad altri non sarebbero concessi nemmeno. La cosa bella del potere è che non puoi mentire al riguardo, chiunque ci provi viene inquadrato immediatamente. Non puoi falsificare il tuo patrimonio e le tue possibilità economiche, così come non puoi falsificare il tuo prestigio. Questo non significa che ti sia vietato provarci, ma in quel caso verrai per sempre considerato semplice acqua. Non esistono scorciatoie. Chi tenta vie facili per arricchirsi finisce, regolarmente, a bruciare il proprio capitale. Chi tenta vie facili per costruire prestigio finisce, regolarmente, per destare sospetti e isolarsi di conseguenza.

L’aspetto è solo parzialmente modificabile, ma quella porzione che gode di tale privilegio costituisce in ogni caso la maggioranza percettibile. Che tristezza vedere un uomo che non scopre di cosa è capace il proprio corpo! L’essere umano è un animale edonista in ricerca di bellezza, ignorare questo elemento significa complicarsi tutta la vita inutilmente. Non serve essere modelli, ma nel 2022, con tutta la cultura che abbiamo a nostra disposizione e i costi del materiale d’allenamento ai minimi storici, non ci sono scuse per non dedicarsi al miglioramento dei nostri corpi. Questo significa allenamenti costanti, senza cui è impossibile mettere in mostra la propria eccellenza. Ma significa anche cura della propria pelle, alimentazione sana, igiene, sonno regolare e di qualità. Anche qua, non esistono scorciatoie, ma solo sano lavoro. Percorrere questa strada potrebbe non mostrare alcun risultato per mesi interi, tuttavia questi saranno più che evidenti, al confronto con chi questo percorso non l’ha seguito, una volta passata la fase della giovinezza.

Correlato all’aspetto c’è la salute mentale, che non costituisce il valore di una persona semplicemente perché non evidente dall’esterno, ma che è di fondamentale importanza perché tutti gli altri punti possano essere compresi ed eseguiti. Salute mentale significa essere grati della propria esistenza, lontani dalle emozioni e dai pensieri che portano al gonfiore dell’ego. Salute mentale significa anche avere la mente libera, perché se c’è confusione costante, non si riesce ad apprezzare il momento e diventa impossibile pensare per davvero. Questo stato lo si raggiunge trasformando la meditazione in una piacevole abitudine, riducendo gli stimoli tramite quella che tutti conosciamo come “dopamine detox”, passando più tempo con amici e familiari, stando all’aria aperta. E’ incredibile il numero di persone che tutt’ora trascura questo aspetto così fondamentale della propria esistenza.

La cultura non è tanto da intendersi come la quantità di informazioni che una persona ha immagazzinato nel suo cervello, ma piuttosto come la qualità degli utilizzi che riesce a farne. Una persona è acculturata, almeno a mia personale opinione, quando riesce a collegare le conoscenze per affinare la comprensione di qualcosa al di fuori dei suoi studi e della sua conoscenza. La cultura si sviluppa avendo pensiero critico, che richiede intelligenza, e informandosi. L’informazione però deve venire da fonti differenti, con metodi differenti, su argomenti differenti. La visione dell’individuo deve essere il più ampia possibile perché le singole informazioni possano apportare realmente qualche forma di beneficio. Anche per questo, ovviamente, non esistono scorciatoie. L’unica via è leggere molto, essere curiosi, e ricordarsi ciò che si legge. Col tempo, le informazioni inizieranno a collegarsi tra di loro, e la propria comprensione del mondo migliorerà sensibilmente.

Un individuo che non persegue questa via, è un individuo senza valore. Questo non significa che non potrà essere felice, tutt’altro, ma non può che puntare alla mediocrità. Al contempo, seguire questo percorso richiede sacrifici, in quanto le ambizioni spesso si scontrano con le priorità cambiandone drasticamente la forma, con tutte le implicazioni che possono uscirne nel breve termine. Ci vuole stomaco per lavorare la domenica mattina, o studiare quando tutti sono in festa. Ma chiunque segua questa via, non può che ricevere grandi soddisfazioni, oltre che felicità: tutto viene più semplice. Ma l’unico modo per seguire questa via, è quello di avere uno scopo forte, un motivo per cui lottare, un obiettivo da dover assolutamente realizzare, indifferente il costo. Nessuna delle persone che rispetto manca di scopo, e sono pronto a scommettere entrambe le mie mani che raggiungeranno tutti gli obiettivi che avranno il coraggio di porsi. Saranno ricchi e famosi, se questo sarà tra le loro volontà. Coloro privi di scopo non hanno controllo sulla loro vita, né tanto meno sul susseguirsi degli eventi che li interessano. Non possono ambire, sono delle meduse che si lasciano trasportare dalla corrente. Mediocri sono nella mentalità e nelle azioni, e tale sarà anche il livello che raggiungeranno.

«Io vi insegno il superuomo. L’uomo è qualcosa che deve essere superato. Che avete fatto per superarlo? Finora tutti gli uomini hanno creato qualcosa al di sopra di loro stessi: e voi volete essere il deflusso di questa grande marea e ritornare all’animale piuttosto che superare l’uomo? Che cos’è la scimmia per l’uomo? Oggetto di riso o dolorosa vergogna. E proprio questo deve essere l’uomo per il superuomo: oggetto di riso o dolorosa vergogna.»
da ”Così parlò Zarathustra”, Friedrich Nietzsche