E’ indubbio che stiamo vivendo tempi interessanti: la frenesia del controllo ci disturba la pace e i colori cambiano rapidamente di sfumatura. Gioia, tranquillità, prosperità, amore, lasciano velocemente spazio alle più drammatiche tristezza, delusione, rabbia e paura. Queste cambiano rapidamente, quasi a comando, come fossero semplici etichette prive di implicazioni, snaturandosi nel significato e diventando, lentamente, un tutt’uno. Abbiamo perso, o come minimo stiamo perdendo, la nostra capacità di agire, di transporre il matrimonio alla mondanità.

A chi è capace di vedere, certo la realtà non sfugge: è in atto una guerra tra fedeli, conflitto che va avanti da secoli e che sta giungendo appena ora ad una risoluzione. Da una parte troviamo gli antichi servitori, con le loro rigide morali e metodologie, con mezzi straordinari e accarezzati dal dolce sapore della libertà. Dall’altra, i nuovi architetti, che si fregiano del malaugurato titolo di salvatori, i cui metodi thelemaici flessibili e innovativi garantiscono l’accesso a regni infiniti e grandiosi, in cui nessun colore ha spazio d’esistere e l’individualità è perduta. Per quanto le finalità siano rimaste complessivamente invariate, non possiamo certo dire lo stesso della natura dei suoi affiliati, in quanto le conoscenze sono state incredibilmente affinate, molti accordi sono stati accolti e nuovi vincoli sono stati creati. Ciononostante, rimaniamo ancora tutti schiavi di quell’antica parola ormai perduta.

La negatività della situazione non può che arricchirci, tempi duri creano uomini forti.

Chiunque sia cosciente dei fatti, e ne possa delineare i contorni con precisione, è già soldato in trincea, che ne sia fatta o meno la sua volontà. A queste persone, poco si può chiedere se non di continuare la loro magica attività: qualunque distrazione, interna o esterna che sia, sarebbe letale per il nostro futuro. Il compito, certo, non è semplice, e battaglioni di falsi profeti verranno indirizzati, ogni istante, a rinnegare coloro che riscoprono la propria via. Non demordete, il vostro sforzo non passa inosservato e vi garantirà l’invito a nozze. Nei momenti di difficoltà, i fratelli di Laodicea saranno pronti a illuminarvi le ombre.

Chi tali capacità ancora non le ha raggiunte, ma in passato vi era arrivato, niente deve chiedere se non il permesso al suo Guardiano: sebbene sembri poco, sarebbe già un grande contributo alla resistenza. I cavalieri riconosceranno la loro volontà, li inizieranno all’antica dottrina. Il compito di questi nuovi studenti sarà semplice quanto impegnativo: dovranno riportare le loro visioni e mandare tali scritti alle sette chiese. Magari non oggi, magari non domani, ma anche a queste persone sarà garantito l’invito a nozze. In ogni momento, l’equilibrio dei loro elementi li proteggerà dalle avversità.

Chi giammai s’è trovato in tali fortunate condizioni, non demorda. Se ha orecchi, che ascolti ciò che viene detto alle sette chiese: il vittorioso non sarà colpito dalla morte seconda.

Chi, invece, può librarsi tra i regni e assistere alla loro caratteristiche, ma decide di rinunciare a questo privilegio, è meglio che tenga gli occhi chiusi e non guardi mai più alle proprie spalle: quando Lo vedranno, cadranno a terra come morti, e solo il terrore eterno ne rimarrà per sempre al fianco. Il meriggio arriverà accogliente, ma nessun invito alle danze potrà raggiungerli.

Infine, i mondani, che sono ricchi, sono diventati ricchi, e non hanno bisogno di nulla, si rendano conto che sono proprio loro i più infelici, miserabili, poveri, ciechi e nudi. Si ricoprano di vesti bianche, e inizino ad arricchirsi davvero così da finalmente vederci. Chi è troppo occupato a chiudere gli occhi, riceve ganci e montanti fintanto che il suo corpo non cede e il terreno lo accoglie. Che si convertano, le porte sono sempre aperte per coloro che hanno il coraggio di bussare. Se avranno tale volontà, anche loro verranno invitati a nozze, ma non prima di aver sperimentato la propria morte.

Il nemico è grande e potente, si nasconde dietro alla facciata filantropica, ma tutto lo anima meno che il bene sociale. Vedo però la possibilità per un grande risveglio, che richiamerà le antiche arti nelle moderne membra e risuonerà nell’universo attraverso le numeriche sincronicità: allora il mercurio tornerà oro e la luce ci illuminerà la via. Pertanto, indossiamo i nostri migliori abiti, che le nozze stanno per iniziare.