Studenti e regione, uniti attraverso “Studenti in aula”

Che cos’è “Studenti in aula”

Il progetto “Studenti in aula” è un progetto scolastico regionale per le Consulte Provinciali degli Studenti che mira, attraverso vari incontri, a informare riguardo il funzionamento della regione autonoma e redigere delle proposte di legge direttamente dagli studenti.

La precedente edizione del progetto “Studenti in aula”, risalente al 2017, la si può trovare descritta qui.

Primo incontro – il funzionamento della regione FVG

Al primo incontro, tenutosi il 6 febbraio 2019 all’interno del Palazzo della Regione di Udine, abbiamo ricevuto da parte di Daniele Scano una dettagliata introduzione riguardo il funzionamento del Consiglio Regionale e dei diritti e doveri del Friuli-Venezia Giulia. Peraltro, essendo la nostra una regione ad autonomia speciale, ci è stato spiegato anche cosa questo significhi e comporti.

Può sembrare qualcosa di banale dedicare un’intero incontro semplicemente ad una spiegazione, soprattutto se la spiegazione riguarda qualcosa in cui tutti noi viviamo ogni giorno, ma è stata una scelta che apprezzo molto. Infatti, e ne sono rimasto stupito pure io, davvero pochi sono gli studenti che sanno di cosa possa occuparsi il consiglio regionale, o quali siano le sue funzioni. 

Anche se semplicemente a livello generale, la confusione che mi circonda è davvero tanta: sono decisamente onorato della possibilità datami partecipando a questo progetto.

Secondo e terzo incontro – Interrogazioni e progetti di legge

Dopo aver discusso a lungo riguardo quali fossero le problematiche maggiori, a livello studentesco, nella regione FVG, si è giunti all’individuazione di tre punti fondamentali:

  1. Trasporto pubblico studentesco
  2. Edilizia scolastica
  3. Alternanza scuola-lavoro (ora PCTO)

Si discute sui punti minori, ci si divide in gruppi e si inizia a lavorare. Non tutti i punti individuati troveranno risoluzione in proposte di legge effettive, anzi, molto probabilmente sarà presente un’unica proposta di legge, con gli altri punti resi semplici interrogazioni. 
Ma non è da vedersi come un problema, tutt’anzi, è una grande opportunità per far valere davvero la nostra voce, la nostra esperienza scolastica e la nostra vita da liberi cittadini della regione.

1. Trasporto pubblico studentesco

Per quanto riguarda il trasporto pubblico all’interno della regione, sono sorte varie perplessità, che hanno spaziato dalla semplice introduzione di una fascia oraria protetta durante gli scioperi fino alla digitalizzazione degli abbonamenti.
E, sebbene la prima sia irrealizzabile in quanto polemogena con il concetto stesso di sciopero, siamo riusciti a giungere ugualmente a delle ottime risoluzioni.

Riguardo la modifica degli orari delle singole linee, o l’introduzione di nuove linee per rispondere a esigenze studentesche, purtroppo per noi, ci siamo trovati di fronte ad un muro invalicabile: sul territorio regionale la gestione del trasporto pubblico è compito di quattro diverse aziende (APT, ATAP, TriesteTrasporti, SAF – scopri di più), e conseguentemente la regione non ha competenze al riguardo. Non è da perdere le speranze però: essendo queste quattro aziende in fase di accorpamento, al fine di creare un unico servizio di trasporto pubblico regionale, la questione potrà essere risollevata a breve. 

Per quanto riguarda le agevolazioni, si è scoperto essere differenti in base all’azienda di riferimento sia in termini di modalità sia in termini di quantità. Le modalità, da quanto venuto fuori dalla discussione studentesca, risulterebbero essere due: la prima, adoperata ad esempio da TriesteTrasporti, riguarda il semplice sconto sull’abbonamento; la seconda, adoperata invece da SAF, consiste nel pagamento a prezzo pieno, con successivo rimborso percentuale in base alla fascia ISEE di appartenenza. Su carta, entrambe le modalità sono ugualmente funzionali, ma nella pratica la seconda comporta un notevole ritardo nel rimborso, rendendo così l’aspetto agevolativo decisamente compromesso.
Si propone quindi innanzitutto di impostare il metodo di agevolazione direttamente sul prezzo, quindi utilizzando la prima modalità, e, nel caso non fosse possibile, di eseguire il rimborso in tempi più rapidi.

Infine, per quanto riguarda la digitalizzazione delle quattro aziende (o del servizio unico di trasporto pubblico regionale futuro), si è rilevato che, sebbene siano già presenti sistemi digitali per i dati sugli abbonamenti, i controllori non hanno la possibilità di accedere ai dati online e, conseguentemente, di verificare in modo rapido ed efficace la presenza di abbonamenti e/o biglietti di tratta. Si propone quindi, utilizzando il già funzionante servizio di identità digitale SPID, di digitalizzare la compravendita di biglietti e/o abbonamenti e abilitare i controllori alla verifica di questi online, senza però necessariamente aver bisogno di codici QR o biglietti cartacei.

2. Edilizia scolastica

Anche se questo è un problema che riguarda principalmente la provincia di Trieste, l’edilizia scolastica nella regione FVG va salvaguardata e messa a norma. L’idea della proposta di legge per il mantenimento delle scuole, però, è morta nel momento stesso in cui ci si è resi conto di non poter valutare oggettivamente i danni presenti in un edificio piuttosto che in un altro.

Essendo stata trovata però traccia di finanziamenti pubblici nazionali nelle riforme del 2016 e del 2017 proprio per risolvere questa problematica, si procederà ad interrogazione per chiarire meglio come tali fondi siano stati impiegati.

3. Alternanza scuola-lavoro

Infine, per quanto riguarda l’alternanza scuola-lavoro (o PCTO per i neofiti), sono state sollevate richieste principalmente sui contenuti e l’accessibilità dei progetti, oltre che sulla scarsa consapevolezza dell’esistenza di documentazione ufficiale. Per questo motivo è stata ideata e viene proposta la creazione di una piattaforma sulla quale inserire i progetti di PCTO disponibili sui diversi territori, incalzando i vari enti somministranti progetti di iscriversi a tale piattaforma. 
Questa novità permetterà da una parte agli studenti di potersi iscrivere con più facilità ad attività di loro gradimento, avendo la possibilità di scegliere tra le varie proposte disponibili, e, al contempo, ai vari enti di raggiungere un numero di studenti più ampio per i propri progetti.

Inoltre, si vuole diffondere maggiormente la conoscenza della Carta dei Diritti e dei Doveri degli Studenti durante i corsi formativi per la sicurezza generale nei luoghi di lavoro, rendendo tutti consapevoli di quelle che sono le proprie possibilità nello svolgimento delle attività.